DIARIO DI UN'EXCHANGE STUDENT✈

if you can dream it, you can do it.♡

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Da dove posso iniziare?
Forse esattamente dall'inizio.
Sono in America ragazzi, sono arrivata nel luogo dei sogni, dei miei e sicuramente anche dei vostri.
Sono qua da esattamente 10 giorni e sono passati più lenti di ogni altra cosa.
Non vorrei entrare nei dettagli e annoiarvi raccontandovi tutto su famiglia/casa/scuola/amici, quindi sappiate solo che in famiglia mi trovo benissimo, la casa è molto grande e spaziosa, a scuola non ho ancora iniziato e per amici, beh, adesso si può dire che ne ho solo 2 ma considerando che la scuola non è ancora iniziata posso dire di essere fortunata.

Ragazzi, se pensavate che essere un exchange student fosse difficile beh, avevate ragione. Nei miei post precedenti scrivevo sempre che sarei partita con la consapevolezza di stare male, ma non così tanto.
Sono stata male, sto male, starò male, parecchio. Cambiare completamente stile di vita di punto in bianco a 17 anni non è una cosa da niente ma è una cosa che dev'essere metabolizzata per bene prima di essere accettata.
È difficile perché da un momento all'altro ti ritrovi in un'altra realtà e, per quanto questa sia la realtà dei tuoi sogni e una realtà meravigliosa, il tuo più grande sogno si trasformerà nel tornare a casa il prima possibile, seriamente dico, se qualcuno mi si presentasse davanti dicendomi che posso esprimere un desiderio questo sarebbe di sicuro tornare a casa.
E non lo dico perché sto male in questo posto o perché non mi piace l'America, no, per niente,  amo l'America. Sin dal primo momento in cui ho messo piede nel territorio statunitense mi son sentita A CASA, e mi sento a casa tutt'ora, anche se in una casa completamente diversa in tutto.

Ho dato questo titolo al post perché è proprio così, oggi non si piange, oggi non ho pianto per la prima volta da quando sono arrivata in famiglia. Sono stati 10 lunghi e terribili giorni ma sono pronta a prendere in mano la situazione in cui mi trovo e accettarla, perché anche se versassi tutte le lacrime che ho in corpo non cambierebbe nulla, a casa non ci torno fino a maggio e devo mettermelo in testa.

Quello che sto cercando di dirvi è che se volete essere degli exchange students dovrete prepararvi psicologicamente perché avverrà dentro di voi un processo che vi farà capire quanta forza possedete in corpo e vi posso assicurare che non c'è niente di meglio!
Non voglio spaventarvi (anche se sicuramente lo sto facendo) ma io preferisco essere sincera e non nascondervi il fatto che se partirete per un anno intero soffrirete perché i primi giorni sarà difficile adattarsi, e che sarà difficile cambiare vita di botto, sarà difficile tutto all'inizio e soffrirete, eccome se soffrirete.
Però vi assicuro che la vostra sofferenza sarà ripagata dal coraggio che ci avrete messo nel superarla, sarete ripagati perché state realizzando il vostro sogno, state realizzando voi stessi e state crescendo senza nemmeno accorgervene.

Dipende tutto da voi, volete vedere il bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto? Io preferisco mezzo pieno.



Ps. Appena inizierà la scuola farò sicuramente un post per aggiornarvi, in cui vi parlerò anche dei primi 4 giorni a New York che sono stati fantastici, dei primi giorni qua e di tutto ciò che mi passerà per la testa.

Baci e abbracci,
Franci. 💛

Nessuno potrà mai capirlo a meno che non ci sia dentro.
Vedi tutti che ti invidiano perché wow insomma, stai andando negli Stati Uniti per un anno, stai staccando la spina dalla tua vita monotona in Italia, stai andando nella terra sognata da tutti.

Ma nessuno si immagina quello che c'e dietro e quello che comporta andare a studiare fuori per un periodo di tempo così lungo a soli 17 anni, durante uno dei periodi più strani che la vita ci fa affrontare, ovvero l'adolescenza.
Gli altri non lo sanno, no, gli altri vedono solo la parte positiva.
Nessuno oltre quelli che la stanno vivendo può capire cosa significa dover lasciare la tua casa per 10 mesi per trasferirti in una nuova e sconosciuta, non sanno cosa significa andare a vivere con persone che non conosci, che parlano una lingua diversa dalla tua, che hanno usanze, regole e tradizioni diverse dalle tue.
Gli altri che ne possono capire di cosa vuol dire passare il tempo con le persone a cui si tiene avendo nella testa sempre il solito pensiero che quei momenti dovrai viverli a pieno perché saranno i tuoi ultimi ricordi prima di partire per un anno intero. Ma che ne sanno?

Essere un exchange student a 17 anni vuol dire questo, vuol dire affrontare tutto ancor prima di essere arrivati a destinazione, significa anche solo immaginare cosa ti aspetterà. Significa vivere i giorni a pieno per goderseli di più, significa affrontare un lungo processo di pre-partenza in cui le lacrime ti fregheranno ogni volta e avranno la meglio su di te, significa provare la malinconia prima ancora di esser partiti.
Essere un exchange student significa sopratutto avere la consapevolezza di soffrire, significa avere coraggio.
Sapere di dover fare un'esperienza talmente grande, più grande di noi, e prenderla sotto braccio mettendoci tutta la forza necessaria.
Significa vivere.

Non vorrei demoralizzare nessuno con questo post, vorrei solo far capire che non esiste solo il lato positivo come "oddio che bello che te ne frega di tutto, stai andando negli Stati Uniti", ma esiste anche il dolore che ognuno di noi prova nel sapere che la sua vita cambierà di botto e che a distanza di settimane si ritroverà in un nuovo mondo con nuove amicizie.
L'augurio che voglio fare a ciascuno di voi è quello di avere coraggio nella vita, di non lasciarsi abbattere dalla paura, di trovare sempre un motivo per andare avanti.


Abbandonate i porti sicuri, quelli non vi faranno crescere, esplorate, viaggiate, fate della vostra vita qualcosa di cui andare fieri.

Siate coraggiosi, siate vivi!

-Frenci💛
Buona sera a tutti ragazzi, sono tornata (finalmente!) e ho un paio di cose da raccontarvi, come potete capire dal titolo sono cambiate alcune cose, ma procediamo lentamente.
La famiglia mi è stata assegnata il 23 marzo, quindi anche la città in cui vivrò e la scuola che frequenterò. Sarei dovuta andare alla Washington High School a Sioux Falls, in South Dakota ma, ieri c'è stato un piccolo cambio di programma: la mia famiglia si è trasferita in un paesino davvero minuscolo (di soli 1.000 abitanti, per intenderci) di nome Baltic, distante 25 minuti da Sioux Falls dunque, per portarmi con loro hanno dovuto cambiarmi di scuola, infatti frequenterò la BALTIC HIGH SCHOOL che, per quello che ho visto e letto, è una scuola pazzesca!
Le materie sono molto simili, se non proprio uguali, a quelle che studio in Italia, infatti ho letto che ci sono le scienze umane (psicologia, sociologia..), diritto, economia e molte altre.
La scuola è enorme e i colori della scuola sono il giallo e il blu, la mascotte credo che sia un cane rabbioso, infatti è la casa dei BULLDOGS!
La vecchia scuola mi piaceva molto, ma questa mi piace il triplo e compensa il fatto che il paese sia minuscolo. L'unica pecca è che dato che la scuola inizia il 23 agosto e finisce il 16 maggio le mie date di partenza e ritorno sono cambiate, infatti non partirò più il 21 agosto ma il 13 (ferragosto a New York😜) e anzi di tornare il 9 giugno tornerò sicuramente verso il 23 maggio. Non sono molto dispiaciuta di questo però ero convintissima sin da marzo di partire il 21 e avevo già programmato alcune cose, come ad esempio il ferragosto insieme alle mie amiche..ma purtroppo non decido io e mi devo adeguare.

Non è finita qui! proprio oggi ho conosciuto una ragazza italiana che farà l'anno all'estero a Sioux Falls e i suoi host parents sono amici dei miei, quindi (menomale) avrò l'occasione di condividere la mia esperienza con un'italiana, quello che speravo!
In ogni caso, i miei host parents mi hanno detto che passerò la maggior parte del tempo a Sioux Falls, sia perchè è la città più grande, sia perchè è molto vicina e sopratutto perchè loro hanno tutti gli amici e parenti li, quindi sono molto contenta!💪


Non ho molte foto della scuola ma vi lascio qua sotto quel poco che ho trovato.
Alla prossima,
Frenci 💗


Risultati immagini per baltic school south dakota

















A tre mesi dal compiere questa folle esperienza vorrei raccomandarmi e ricordarmi delle cose.
Sono impaurita. Ho paura di partire, ho paura di lasciare la famiglia, le amicizie, l'amore, i legami costruiti in questi 16 anni, ho paura di lasciare il mio paese e ho paura di sentirne troppo la mancanza.
Ma oggi, non sono qua per parlare delle mie paure ma per affrontarle.
So di che pasta sono fatta e so che, per quanto mi possa spaventare, sono del tutto pronta a trascorrere un anno della mia vita lontano da qua.
Vorrei ricordare a me stessa di quando da piccola sognavo l'America. Te lo ricordi, Fra? Ti ricordi di quando guardavi i telefilm su Disney channel e adoravi lo stile di vita americano? Ti ricordi di quanto invidiavi High School Musical? E di quanto volevi stare in quella scuola anche solo per un giorno? Fra ma tu ti ricordi di quando pensavi a quanto sarebbe stato bello essere una ragazza americana? Amavi la tua vita in Italia e la ami ancora oggi ma io so che molte volte ti sei chiesta di come sarebbe stata la tua vita se non fossi nata qua, e io so anche di quanto quello per te era un rassegnarsi alla "triste" verità, sapevi che sarebbe stato impossibile eppure guardati: sei sdraiata nel tuo letto e ti stai dando da sola dei consigli per il tuo anno in America, ti rendi conto? Hai realizzato bene a cosa stai andando in contro? Ci hai pensato sul serio? A me non sembra.
Preparati mia cara Francesca perché fra tre mesi esatti sarai tu a passeggiare per i corridoi circondati di armadietti, sarai tu a giocare in una squadra scolastica di pallavolo o perché no, fare il tifo per questa in veste di cheerleader, sarai tu a passare un tipico natale americano o ancor più un Halloween o un thanksgiving mangiando il famoso tacchino, sarai tu a partecipare a un ballo di fine anno tanto conosciuto e stimato grazie ai film, sarai tu a camminare per le strade della città con un caffè di starbucks in mano o ad andare al cinema con le tue amiche di sabato sera, oppure chi lo sa? Partecipare alle leggendarie feste americane, quelle che si fanno di nascosto ai genitori che solitamente sono via per il weekend, quelle con i grandi bicchieri rossi, hai presente? Che alla fine finiscono sempre male.
Cara Francesca, sono qua per dirti buona fortuna e per ricordati di cogliere ogni occasione che la vita ti presenta davanti, ogni opportunità , ogni scelta. Non aver paura di soffrire, non aver paura di lasciare andare le persone a te care, sai benissimo dal profondo del tuo cuore che al tuo ritorno le ritroverai li, ad aspettarti, e sai bene di chi sto parlando. Non avere paura di esporti al mondo, non aver paura di essere indipendente, di essere libero, non aver paura di imparare a cavartela.
Al mondo tutti soffrono e io lo so che tu sei una ragazza strana, che tu piangi più del normale, che molte volte ti ritrovi a chiederti perché non sei forte come molte altre persone, sei sensibile, sei una persona buona. Ti piace aiutare gli altri, ti piace avere sempre la felicità a portata di mano, ti piace sorridere e ti piace trovare la gioia in tutto.
Ci saranno dei momenti in cui ti ritroverai a pezzi, è inevitabile, so che parti convinta di questo, sai già che soffrirai, che starai male e che la malinconia sarà talmente tanta da straziarti il cuore, per questo voglio ricordarti una cosa: pensa al lato positivo! Trova del buono nella tua sofferenza, trova del giusto nella tua malinconia, trova te stessa in questo viaggio e capisci chi sei, torna diversa ma uguale. Torna con nuovi principi, torna con nuove aspettative, con nuovi sogni e con nuovi orizzonti da scoprire. E sopratutto, non aver paura di aver paura.
La persona più vicina a te stessa sei esattamente tu, non sarai mai sola finché penserai di avere te stessa, nei momenti tristi guardati dentro e ascoltat, scopriti, datti delle risposte e sopratutto AIUTATI.
Ce la farai, ne sono certa.
In bocca al lupo piccola grande frenci 💜

Ma come vola il tempo? siamo già ad aprile e sembra ieri che ho scritto l'ultimo post sul blog.
Mi scuso per l'assenza ma non avevo niente di nuovo da raccontarvi, mentre ora finalmente posso dirlo: MI E' ARRIVATA L'HOST FAMILY!
Andrò a vivere a Sioux Falls, la più grande città del SOUTH DAKOTA, in una famiglia composta da Angela (host mom) di 43 anni, Adam (host dad) di 45 anni e Samuel (host brother) di 11 e inoltre, quest'anno la mia famiglia ospitante sta ospitando un'exchange student tedesca.
Sembrano molto gentili e dolci, la casa non è molto grande ma mi accontento. 
Parliamo della città:
Sioux Falls è una città di 165.000 abitanti ed è al confine tra il South Dakota e il Minnesota, dista 3 ore da Minneapolis e 2 ore da Moaha in Nebraska, due città abbastanza grandi in cui la mia famiglia solitamente fa delle 'road trips'.


Studierò alla Washington High School di Sioux Falls, una scuola ENORME, la casa dei Warriors! 
Purtroppo non so ancora se sarò Senior e se mi diplomerò, penso che me lo diranno una volta che andrò a scegliere le materie.L'orario scolastico è dalle 7:45am alle 2:45pm e tra gli sport scolastici c'è la pallavolo quindi sono felicissima!
Risultati immagini per washington high school sioux falls

Oltre il placement (abbinamento scuola-famiglia) mi son state dette anche le date di partenza.
Partirò da Milano il 21/8 e starò a New York per il welcome camp fino al 24/8, per poi prendere l'aereo per Sioux Falls. 
Tornerò in italia il 9 giugno.

Ora vi lascio un pò di foto di Sioux Falls, tanto per darvi un idea:

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Io sono Francesca, abito in Sardegna e ad agosto partirò per un intero anno scolastico negli Stati Uniti D'America.
Ho aperto questo blog per poter condividere con voi la mia esperienza e per avere un diario sul mio anno all'estero.
Spero di non annoiarvi, un bacione.

-Frenci

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